Cambio di rotta in frontiera… Piccolo agiornamento dalla frontiera di Bardonecchia
Se prima i controlli erano (e restano) forti dall’Italia verso la Francia, da almeno una settimana c’è una novità.
I mezzi pubblici che provengono dalla Francia vengono perquisiti accuratamente da un plotone di guardie tutte italiane. A caccia di chi?
La polizia parla di controlli da Coronavirus, ma, anche se teoricamente le frontiere sono chiuse per tutti, casualmente le persone che vengono fatte scendere dal TGV sono sempre visibilmente non-europee.
Ogni giorno, i TGV che si fermano a Bardonecchia sono assaliti da 20-30 poliziotti alla ricerca di chi non ha il buon documento. Chi sprovvisto, viene portato in questura per i soliti controlli o eventuale presa delle impronte.
Qualcuno poi viene lasciato in stazione.
Qualcuno viene rispedito in Francia?
Come sappiamo, le frontiere si adeguano e modificano a seconda delle necessità economiche e politiche del capitale e dello stato.
Che tutti questi nuovi controlli siano legati alla sanatoria?
Nonostante infatti questa sanatoria sia ridicola e faccia schifo, l’ennesimo esempio di come l’apparato economico e politico cercano di sfruttare l’immigrazione, è alquanto possibile che lo stato stia cercando di limitare il rientro da altri paesi europei di chi spera nella regolarizzazione.
Infatti, la sanatoria non vale per chi non era in Italia prima dell’8 marzo.
QUINDI: per chiunque cerchi di rientrare in Italia alla ricerca della regolarizzazione, si ricordi che i treni probabilmente non sono un buon mezzo di trasporto.