AGGIORNAMENTO DALLA FRONTIERA DEL MONGINEVRO

AGGIORNAMENTO DALLA FRONTIERA DEL MONGINEVRO

11 Agosto 2021 Non attivi Di passamontagna

Giovedì 5 agosto, la Ex Dogana Occupata di Claviere è stata sgomberata. L’edificio era stato occupato sei giorni prima da un numeroso gruppo di persone che da allora era impegnato nella costruzione di un rifugio solidale autogestito contro le frontiere.
Verso le 5:30 del mattino, mentre ogni via di accesso al paese veniva bloccata, carabinieri, polizia e digos hanno iniziato a sfondare le barricate della porta, di una finestra sul retro e del tetto. Anche stavolta, i vigili del fuoco hanno collaborato alle operazioni, aiutando a distruggere le fortificazioni per permettere alle guardie di entrare.
Nel frattempo, al presidio adiacente l’occupazione, sono state identificate le 12 persone presenti, dividendole in base al loro documento. Chi possedeva un passaporto europeo, é stat* denunciat* per occupazione (art. 633 cp).
Le sei persone che non rientravano in questa categoria sono state prelevate dalla Croce Rossa che, ancora una volta, ha fornito il suo braccio operativo aiutando con le operazioni di espulsione. Successivamente, i sei (più uno che era all’interno dell’occupazione) sono stati portati al commissariato di Bardonecchia dove hanno ricevuto un decreto di espulsione dal territorio italiano e sono stati lasciati infine alla stazione del treno.
Lo sgombero si é concluso verso le 12.30 quando le 31 persone presenti nell’edificio sono state obbligate a uscire ricevendo una denuncia di occupazione e danneggiamento (art. 633 e 639 bis cp). Una carovana ha raggiunto il presidio dei solidali formatosi al centro paese da dove si é spostata in bassa valle.
Durante la mattinata, sbirri e pompieri hanno forzato l’apertura di alcuni camper personali presenti nel parcheggio, danneggiandoli. Il giorno seguente, le strutture in legno del presidio, che servivano da riparo per chi aspetta di attraversare i sentieri di frontiera, sono state rase al suolo. Per l’ennesima volta lo stato ha tentato di annientare spazi autogestiti di organizzazione politica e solidarietà diretta. Ma chi lotta contro un sistema razzista costruito per annullare la libertà delle persone e chi attraversa da anni numerose frontiere continuerà a farlo!
Nel frattempo ad Oulx la situazione sta precipitando. In questi giorni, la polizia italiana cerca di impedire alle persone senza documenti alla stazione di Oulx di prendere il pullman diretto a Claviere. Qualcuno è stato costretto a salire su un treno diretto a Torino mentre altre persone hanno dovuto incamminarsi a piedi verso Claviere. Una persona ha ricevuto un decreto di espulsione per essersi rifiutata di ritornare verso Torino.
Il rifugio fraternità Massi, che aspetta ancora i 180 000 euro promessi dalla prefettura, ha poco più di 40 posti letto, e chiude le proprie porte negli orari diurni, dalle 9 alle 17.30. La sera dello sgombero sette persone sono state portate a Bussoleno, perchè al rifugio i posti erano esauriti. Chi viene portato nei vari centri istituzionali dispersi in alta o bassa valle, dovrà comunque raggiungere Claviere, imbattendosi in controlli sempre più frequenti su treni, pullman e per strada.
Le politiche migratorie europee si inaspriscono, il controllo e la repressione nelle frontiere interne e esterne all’Europa aumentano e, mentre il business dell’umanitario continua a crescere, il modello assistenzialista fallisce.
La proposta di legge “New Pact On Migration and Asylum” dell’Unione Europea prevede l’esternalizzazione delle frontiere e un aumento della detenzione amministrativa. Verranno costruiti numerosi “pre screening centers”, centri di detenzione da cui le persone dovranno passare obbligatoriamente prima ancora di raggiungere i confini esterni europei. Da qui le persone verranno divise in base alla nazionalità, la possibilità di richiedere asilo sarà ancora più remota mentre la deportazione sempre più veloce. Anche solo arrivare e muoversi in europa senza un passaporto rosso sarà sempre più difficile.
Anche oggi, la violenza e il razzismo degli stati e del dispositivo frontaliero si manifesta puntualmente ad ogni sgombero, ad ogni respingimento, ad ogni controllo mirato, ad ogni detenzione in un CPR, ad ogni deportazione… E per rispondere e lottare contro tutto questo, continueremo a costruire spazi autogestiti aperti e accessibili a tutt*.

FUOCO ALLE FRONTIERE E ALLE DOGANE VERE!!! LIBERTÀ!