APPELLO AL SOSTEGNO E ALLA MOBILITAZIONE A BRIANCON

APPELLO AL SOSTEGNO E ALLA MOBILITAZIONE A BRIANCON

11 Novembre 2021 Non attivi Di passamontagna

Pubblicato il 3 novembre 2021 su https://valleesenlutte.org/
riceviamo e diffondiamo

Oggi, 2 novembre 2021, la situazione nella zona di Briançon si fa sempre più complicata.
La frontiera franco-italiana continua ad essere lo scenario di disuguaglianze sempre maggiori tra esuli ed europei.

Mentre quasi 50 persone attraversano questa frontiera ogni giorno, nella speranza di poter chiedere asilo, a volte in altri paesi europei, lo stato francese continua il suo lavoro metodico di precarizzazione e confinamento delle persone senza documenti.

Ogni anno, negli ultimi cinque anni, l’arsenale repressivo ha continuato ad aumentare, rendendo le condizioni di passaggio sempre più pericolose.
Alcuni percorsi di autobus locali sono modificati, rendendo l’attraversamento più complesso. Altrove, i servizi sociali o sanitari non possono svolgere le loro funzioni con gli esiliati e il supporto logistico è largamente ostacolato, e le retate si moltiplicano in tutta la Francia.

Questa persecuzione di stato nei confronti di persone che viaggiano, per alcuni di loro, da diversi anni in condizioni estremamente difficili sta causando numerose tensioni e difficoltà sia in Italia che in Francia, in un contesto che già non era facile da risolvere.
La Prefettura, impedendo meticolosamente la libera circolazione delle persone, alimenta e cristallizza tensioni che servono solo a legittimare un discorso razzista e xenofobo a cui non mancano le staffette.

In questo contesto estremamente teso, il rifugio solidale di Briançon ha smesso temporaneamente di accogliere gli esuli la sera del 24/10/21, citando la mancanza di sicurezza e di dignità delle persone accolte. Questo tentativo di “rapporto di forza” con lo Stato francese, in attesa dell’apertura di un secondo centro di accoglienza d’emergenza gestito dallo Stato, ha portato all’occupazione della stazione ferroviaria di Briançon e di una sala comunitaria vuota. L’unica risposta delle autorità è stata l’evacuazione di questi luoghi e ancora una volta l’arrivo di quasi 200 gendarmi mobili supplementari nella zona di Briançon e di 10 agenti supplementari alla polizia di frontiera del Monginevro, portando il numero di personale repressivo a quasi 400 individui.
Molte persone continuano a tentare la fortuna su questi sentieri. La caccia al migrante in montagna, ancora una volta rafforzata da mezzi umani e tecnologici sempre più sofisticati, contribuirà inevitabilmente a spingere gli esuli a correre ancora più rischi.

Noi, persone solidali autorganizzate, collettivi e associazioni del Briançonnais, lanciamo un appello urgente per mobilitare al più presto gli attivisti per

1- Continuare ad organizzare una solidarietà d’emergenza sui bisogni primari degli esuli che arrivano a Briançon, informare queste persone, trasmettere informazioni ed essere presenti di fronte al non rispetto dei diritti degli esuli da parte della polizia.

2- Organizzare il servizio diurno e notturno, in vista della prossima riapertura del rifugio (e/o di un secondo rifugio di emergenza): sicurezza delle persone accolte, varie questioni logistiche e collegamenti con i predoni in montagna.

3- Ovunque sul territorio, accogliere, informare e sostenere le persone senza documenti.

4- Una manifestazione avrà luogo a Briançon il 13 novembre 2021, punto d’incontro alle 14 davanti alla mediateca.

Tutte le vostre capacità e motivazioni sono benvenute, la nostra energia non è infinita.

CONTRO LE POLITICHE RAZZISTE DELLO STATO E DEI SUOI CONFINI, MOBILITIAMOCI !!!!!


PS:
Per contattarci: bribrihelp@riseup.net