FRONTIERE RACISTE, TOURISME COMPLICE

FRONTIERE RACISTE, TOURISME COMPLICE

22 Novembre 2021 Non attivi Di passamontagna

Inizia la stagione sciistica. Aggiornamenti dalla frontiera
da fb Chez JesOulx Rifugio Autogestito

L’altro ieri, dopo due anni, gli impianti sciistici di Monginevro hanno riaperto. Mentre piste, bar e ristoranti si riempiono dei soliti ricchi turisti, liberi di godersi i propri privilegi, paf e gendarmerie continuano a fermare le persone considerate “illegali” che tentano di attraversare questo confine.
Durante la giornata abbiamo assistito ad un inseguimento coatto della gendarmerie, che, arrancando goffamente nella neve, cercava di braccare, tra urla e intimidazioni, quattro persone sugli alti sentieri di montagna.
Le tracce degli sci e le orme della gente di passaggio corrono parallele: l’indifferenza degli sciatori di fronte a questi atti di respingimento palesa la normalizzazione di queste pratiche razziste. Tali pratiche non sono un caso isolato, ma, nel corso degli ultimi anni, sono state rinforzate in tutta Europa.

A peggiorare la situazione di questa frontiera, da quasi due mesi, gli autobus francesi della Resalp hanno interrotto le fermate di Cesana e Claviere, mentre da Monginevro a Briançon i turisti si spostano liberamente. Dal lato italiano, anche la compagnia Arriva ha smesso di garantire un servizio regolare per le stesse fermate.
Per questi motivi, il cammino dall’Italia alla Francia è sempre più lungo e difficile. In mancanza di sufficienti informazioni e a causa del massiccio dispiegamento di sbirri, molte persone sono state costrette a inerpicarsi su sentieri più alti e pericolosi. Da diverse settimane, infatti, il numero della gente dispersa in montagna è aumentato: lo scorso fine settimana, altre due persone sono state soccorse tra Claviere e Monginevro.
Di fronte a tutto ciò, continuiamo a essere presenti in frontiera, complici e solidali con chi l’attraversa nel nome della libertà e dell’autodeterminazione.

CONTRO TUTTE LE FRONTIERE E OGNI FORMA DI OPPRESSIONE!!!