RESALP, UNA COMPAGNIA CHE SELEZIONA I PROPRI PASSEGGERI. E CHE AIUTA LE GUARDIE DI FRONTIERA NEI LORO CONTROLLI DA ENTRAMBI I LATI DEL CONFINE.

RESALP, UNA COMPAGNIA CHE SELEZIONA I PROPRI PASSEGGERI. E CHE AIUTA LE GUARDIE DI FRONTIERA NEI LORO CONTROLLI DA ENTRAMBI I LATI DEL CONFINE.

9 Dicembre 2021 Non attivi Di passamontagna

Resalp è una compagnia di trasporti francese che gestisce la linea degli autobus che collega l’Italia e la Francia, da Oulx (TO) a Briançon (Francia).
Questa corsa è utilizzata ormai da anni, tutti i giorni, da decine di persone che non hanno i documenti per passare la frontiera “legalmente”. Per questo, partono con l’autobus da Oulx e arrivano a Claviere, ultimo paese italiano, per poi tentare di attraversare la frontiera percorrendo a piedi i sentieri di montagna. Tra i boschi e le piste da sci la polizia di frontiera (PAF) respinge chiunque non appaia come un turista. non abbia la pelle abbastanza bianca o i vestiti, le scarpe e i bagagli adatti per sembrare/apparire/passare come un turista.

E’ successo spesso che alcuni autisti, passando la frontiera, riferissero ai poliziotti della PAF il numero di persone apparentemente senza documenti scese alla fermata di Claviere. In altre occasioni, gli autobus si fermavano a una cinquantina di metri oltre la fermata di Claviere. Un punto molto strategico per facilitare i controlli, dato che la linea di confine sta a poche decine di metri sulle montagne di fronte al paesino. Da lì le vedette della Polizia di frontiera francese riescono facilmente a contare quante persone scendono dal’autobus. Queste informazioni, tutt’altro che innocue, agevolano le guardie di confine nella loro caccia, rendendo una certezza il numero di persone da cercare tra i sentieri.

Come considerare questo passaggio di informazioni se non come una delazione? Per non parlare, poi, dei comportamenti umilianti e discriminatori di alcuni autisti che sono arrivati persino a proibire ad alcune persone di salire sull’autobus selezionandole in base a criteri razzisti o classisti.
Alla stazione dei bus di Oulx, l’autista spesso non apre le porte del mezzo vuoto fino all’arrivo della coincidenza con il TGV per dare la precedenza ai pochi passeggeri di “prima classe”. Nel frattempo, le decine di persone senza documenti rimangono fuori ad aspettare.

Dal 1 ottobre 2021, Resalp ha annullato le fermate di Cesana e Claviere; inoltre è ammesso l’accesso al pullman solo con prenotazione dal sito web. Queste nuove disposizioni dureranno almeno fino al 15 dicembre, ovvero con l’inizio della stagione sciistica e l’arrivo dei turisti. Anche a marzo 2020, Resalp aveva eliminato totalmente la corsa frontaliera. Saranno misure legate al covid – come sostiene la compagnia – o c’è di mezzo una frontiera e una collaborazione silenziosa con le guardie?

Ora che i bus sono stati deviati, sempre più spesso numerosi gruppi di persone si trovano a dover percorrere a piedi la strada tra Cesana e Claviere, allungando di altri 7km il loro lunghissimo viaggio, indubbiamente molto pericoloso durante la stagione invernale.

Ma Resalp tutto questo non vuole vederlo, e basa i suoi conti (e conteggi economici) solo sui passeggeri muniti di documento, pass sanitario e magari anche prenotazione online collegata al biglietto del TGV. La corsa frontaliera si rende esclusiva solo per chi si può permettere un biglietto di un treno ad alta velocità e/o per chi ha i documenti.

Sabato scorso, 4 dicembre, un bus di Resalp diretto a Oulx per la coincidenza con il TGV è stato fermato da una manifestazione contro le frontiere che bloccava la strada statale del Monginevro al confine francese. I gendarmi francesi in antisommossa hanno lasciato che il bus superasse il loro schieramento. L’autista ha tentato di forzare il blocco, continuando a guidare nonostante una decina di persone stessero opponendo resistenza con i loro corpi, rischiando di investirle. I gendarmi hanno sparato gas lacrimogeni e provato a caricare la manifestazione, fermandosi a pochi metri. Sull’autobus erano presenti alcuni turisti che, una volta chiaro che il bus non avrebbe continuato, sono scesi con i loro sci e i loro trolley per dirigersi a piedi verso Claviere. L’autista si è convinto a ritornare con il bus ormai vuoto verso Monginevro.
Su questa frontiera chi non ha i documenti giusti è costrettx a percorrere a piedi sentieri alti e pericolosi per sfuggire al controllo delle guardie, mentre turisti e le merci passano liberamente. Per una volta, le cose sono andate diversamente.

E’ dal 2018 che con le sue scelte politiche, Resalp seleziona i passeggeri “validi”, discriminando le persone senza documenti che attraversano questo confine. Oggi, grazie alle leggi covid che legittimano tutto questo, l’esclusione è diventata ancora più evidente.

Il problema non è lo scarso numero di turisti e passeggeri del TGV in arrivo e nemmeno la pandemia.
Il problema è la frontiera e le sue guardie. Resalp è complice di questo dispositivo che seleziona per poi controllare e respingere.
Resalp e tutto il business del turismo che sfruttano questi territori sono complici.

FRONTIERA RAZZISTA E ASSASSINA, TURISMO COMPLICE