LA FRONTIERA HA UCCISO FATHALLAH BELAFHAIL

LA FRONTIERA HA UCCISO FATHALLAH BELAFHAIL

14 Gennaio 2022 Non attivi Di passamontagna

Domenica 2 gennaio 2022 è stato recuperato un cadavere nel bacino del Freney, a valle di Modane. Il corpo è di FATHALLAH BELAFHAIL un ragazzo marocchino di 31 anni, arrivato in Francia, attraverso l’Italia, tra il 29 dicembre e il 1 gennaio. Nessun giornale italiano per ora riporta questa notizia, e la stampa locale francese vi ha dedicato appena qualche riga. Ufficialmente, non è stato ancora identificato.
La frontiera continua a uccidere in silenzio. Questo è almeno l’ottavo morto in 3 anni.

Polizia, PAF (la polizia di frontiera). Gendarmerie. Militari. Chasseurs alpin (gli alpini). Sono loro i responsabili diretti di queste morti. La frontiera uccide attraverso le sue divise. I mandanti sono gli stati europei, chi li governa e gli interessi che essi difendono.

La repressione degli sbirri verso “migranti”, “sans papiers”, “rifugiati”, “clandestini” (qualunque nome pur di non chiamarle persone) si traduce in omicidio visibile su queste montagne, come nel mar mediterraneo, in ogni frontiera che l’europa difende con mura coperte da filo spinato e con le sue guardie. In ogni frontiera esterna che viene creata per fermare le persone direttamente nei paesi di partenza. In ogni CPR e centro di detenzione, lager di stato.
La frontiera è ogni divisa che risponde all’imperativo di selezione che chiedono le varie istituzioni politiche ed economiche.

Mentre i turisti spendono le loro serene vacanze in questi territori, decine di persone ogni giorno sono costrette ad attraversare i sentieri più alti, innevati e difficili per poter sfuggire ai controlli mirati di questa frontiera, mettendo a rischio la propria vita.
Questo confine è le sue guardie uccidono e chi continuerà a guardare dall’altra parte è complice di questa ennesima morte ampiamente preannunciata.

7 maggio 2018 : Blessing Matthew
18 maggio 2018 : Mamadi Conde
25 maggio 2018 : Mohamed Fofana
15 novembre 2018 : Douala Gakou
6 febbraio 2019 : Tamimou Derman
7 settembre 2019 : Mohamed Ali Bouhamdi
21 giugno 2021 : Mohamed Mahayedin

Non dimentichiamo, non perdoniamo.

Perché queste morti non passino sotto silenzio, chiamiamo ad azioni diffuse e spontanee e a mobilitarsi contro questa frontiera.