SULLA CAROVANA PER EMILIO

SULLA CAROVANA PER EMILIO

24 Gennaio 2022 Non attivi Di passamontagna

Oggi una sessantina di macchine si sono ritrovate in una lunga e rumorosa carovana che dal presidio di San Didero è arrivata fino a Claviere, in frontiera.
Si è passati attraverso Bussoleno, Susa, Chiomonte, Oulx, lasciando volantini e striscioni per la liberazione di Emilio Scalzo, il nostro compagno e amico rinchiuso da quasi due mesi nelle prigioni francesi, accusato di violenza contro pubblico ufficiale in seguito a una manifestazione in frontiera.


Il corteo di macchine è rimasto bloccato dalla polizia prima italiana, che, schierata a tutti gli ingressi di Claviere, ha impedito l’accesso al paese, e poi dalla polizia francese in assetto antisommossa sulla strada che ha chiuso la statale.

Gendarmi e PAF erano schierati anche sui sentieri, mostrando nuovamente ai turisti e ai residenti l’altra faccia di queste montagne che non sono solo piste da sci e golf, ma violenza continua della polizia che giorno e notte cerca di bloccare e respingere le persone “senza documenti”.
La frontiera è rimasta così bloccata per almeno due ore, con lunghe file da una parte e dall’altra del confine.


Emilio è in prigione per un presunto reato ancora non giudicato; è la prima volta che un tribunale concede l’estradizione come misure cautelari per un accusa di questo tipo. Sotto accusa è l’intera lotta alla frontiera.
Emilio è sempre stato accanto agli ultimi e agli sfruttati, e quindi in prima linea ad aiutare chi, senza il “buon documento”, si ritrovava costretto ad attraversare questa frontiera di nascosto, braccato dalle polizie.


Il primo giudice ha negato le misure alternative richieste, per “pericolo di fuga”, nonostante l’assurda detenzione ingiustificata.
Attendiamo la risposta del secondo giudice, che si esprimerà nel giro di pochi giorni. Rilanceremo iniziative di solidarietà nel caso la risposta negativa venga confermata.
Contro la violenza della polizia!
Emilio libero!