Sulla violenza delle istituzioni a Lampedusa

Sulla violenza delle istituzioni a Lampedusa

16 Settembre 2023 Non attivi Di passamontagna

da – Hurriya Info – 15 settembre

È difficile descrivere il livello di cinica, sadica, sistematica violenza che in questi giorni le istituzioni stanno esercitando sulle persone sbarcate a Lampedusa. Una violenza che prosegue a cascata (e in questi casi nel quasi totale silenzio mediatico), in tutti gli altri luoghi di contenimento dove le persone vengono trasferite dopo l’arrivo a Lampedusa: Trapani, Catania, Porto Empedocle, Pozzallo, Caltanissetta, Messina, Siculiana, Melilli e tanti altri.
Ad esempio ieri 450 persone, dopo essere rimaste per giorni prima in mare e poi rinchiuse con altre 7.000 nell’hotspot di Lampedusa, senza sufficiente cibo, acqua, bagni, vestiario, sono state trasferite  al porto di Trapani. Imbarcate a partire dalle 6 del mattino, sono arrivate a Trapani alle 21.20. Per tutto il tempo alle 450 persone, comprese 150 donne e bambini, non è stato fornito cibo né una goccia d’acqua, né alla partenza, né a bordo e nemmeno all’arrivo. La polizia di scorta sulla motonave ha vietato la distribuzione dell’acqua e solo dopo le proteste a bordo, ha fornito almeno delle buste di latte a 20 neonati e bambini. Molte persone si sono sentite male e sono collassate e svenute. Dopo lo sbarco, molte di queste persone sono state presumibilmente condotte nel CPR di Trapani Milo, che viene utilizzato da mesi per recludere anche persone appena arrivate in Italia.
In tutta questa violenza e orrore, è assordante l’assenza di iniziative di solidarietà.

https://www.telesudweb.it/14-09-2023/caos-immigrati-al-porto-di-trapani-arrivati-da-lampedusa-questa-sera-erano-stati-fatti-imbarcare-sulla-traghetti-delle-isole