La Dogana Occupata chiama

riceviamo e pubblichiamo
La prima giornata nella dogana occupata è stata intensa e partecipata.
I lavori per la costruzione del rifugio autogestito sono continuati ininterrottamente e abbiamo mantenuto una presenza massiccia dentro e fuori la struttura. Da subito si è mostrata una solidarietà diffusa da un lato e dall’altro delle Alpi.
La timida e impacciata presenza sbirresca non ha minimamente intaccato le attività e il morale del gruppo.
C’è ancora moltissimo da fare!

Domani giornata di lavori collettivi: raggiungeteci! La cena sarà condivisa alle 20. I mezzi ora come ora sono quelli che sono, porta quello che vorresti trovare.
Se vuoi fermarti a dormire porta materassino e sacco a pelo.
Lunedì mattina BREAKborderFAST dalle 7.

Abbiamo ancora bisogno di molti materiali:
materassi, coperte, cibo, pentole e tutto per la cucina, il necessario per pulire, bidoni della spazzatura, taniche per l’acqua, sedie, divani, tavoli…

Dogana occupata
Frontiera spaccata